Isola


 



La tua solitudine è un'isola
immota nel brusio delle onde
priva di moli facili
solo sentieri erti tra la mirta selva.
L'irto sguardo viene rapito
da una chiesa diroccata,
immemore come l'infanzia.

Il suo infinito labile
è rotto dall'arrivo silenzioso
di piccoli scafi al mattino,
pescatori sulle rive dei tuoi timori
a cui il mare rammenta
che non si è mai davvero soli.




Stagioni



Cammina tra gli abeti
dentro le trame del bosco
passi lenti e respiri quieti.
Scorre nel ruscello un desiderio vivo,
discente della saggezza del cielo e
della pazienza del tempo.

La strada verso valle freme
vi s'inabissano i clivi
che mutano le stagioni
e la mera speranza.
Noi cambiamo con loro,
sotto la brina gelida dei dispiaceri
di un autunno mesto
che ci vede dolenti
nella veglia avìta,
lisi come foglie cadenti.

Tuttavia
subitanea sarà l'estate
contro ogni raziocinio,
libera dalla malinconia,
a favore del tuo esistere genuino.
E fiorirà dall'emozione,
dov'è feconda la fiducia,
riemersa dall'inverno della nostalgia
nell'àntesi indimenticata dell'audacia.




 



L'orizzonte è la tua casa
e se smarrisci la strada
il cielo traccia un sentiero
di rosso ferino che ammanta i desideri
nel volo vibrante dei sentimenti veri.