Dal
sopruso tra i singoli
nel regime
dai tetri vincoli,
sgorga
tenace una fonte d’acqua pura.
Ha il nome
di libertà e scorre su due fronti,
nell'interno
scioglie catene profonde
oltre i
confini erige saldi ponti.
Sprigiona
un suono che è autodeterminazione.
I suoi
moti riflettono il lume del sacrificio
e ha per
via una contraria direzione
al
meschino conformismo
alla bieca
strumentalizzazione
alla
corruttibilità e al suo cinismo.
Se
partecipata
aumenta la
portata e offre difesa
al bene
comune
alla
civile parte lesa.
Ha per
modello la Natura
nei suoi
elementi scorge un inviolabile equilibrio
ed è per
lei che non conosce abiura.
Libertà si
edifica sulla scia dell'esperienza
nell'errore
da saper riconoscere
ma
soprattutto nel dovere morale da adempiere.
È in virtù
di questo sentire
che si ha
coraggio
di
stringere al petto il più alto ideale.
E ha la
forza di una fedele resistenza
fino
all'ultimo giorno dell'umana esistenza.