Volo


Tra forme immobili 
nella pausa del tempo
confusi in titoli di giornali 
e conti alla mano
muove il desiderio, 
fragile fiore di campo,
vuole immaginare 
il volo di un gabbiano
allontanare dal presente 
quel turbamento vano.

E annebbiati 

in una routine dissolta
attendiamo 
il rimandato incontro
come se fosse 
la prima volta.






L'amico


All'amico mio più caro.
Noi, che abbiamo qualcosa in comune,
che portiamo nel cuore un segreto pianto.
Da lui imparo l'amore,
quello puro,
che non teme l'errore.
Da molti è visto come un buono
eh già! lo penso anche io...
E nel suo agire scorgo un dono
è il senso umano e morale del perdono.





Crocus


Non desiderare di cambiare
Il vuoto della stanza
Il silenzio in fondo al cuore
Un treno fermo alla stazione
La preghiera silente sul balcone

Il tuo pianto al telefono
nemmeno quello va risolto
va bene anche il buio sul suo volto.

La sera giunge lieve e mesta
Sul foglio bianco le ore immense
E nella pausa alla finestra
la notte sfavilla di stelle intense.

E ti ricordi la Ginestra…
di quella libertà che vai sognando…

Il silenzio sa curare un puro ardire
che ora sosta ai margini di te,
la via si mostrerà nell'avvenire.
E lascia andare come deve
perché nel tempo che matura il vago errare
un fiore nascerà quieto dalla neve.









Foresta





L'ho sentita perdersi, l'ho vista coi miei occhi
nell'ombrosa foresta di paurose e fitte liane

dalle foglie gocce d'acqua si fanno rintocchi
portano il tempo come campane lontane.
La strada per l'uscita è lunga e oscura
ulula cose passate che ora non sono più,
ma nella sua mente io le ho scorte..
ecco perché è prigioniera nelle selve Laggiù.

Il suo lamento porta lacrime mute
allora ogni giorno le canto una canzone,
risuona il mare nelle note
e narra l'amore tra le ali dell'Alcione.

Mi sono promessa di salvarla
ho chiamato il cielo, è un gran maestro,
insieme a me non si stanca di ascoltarla
lo fa dal meriggio al bagliore del primo astro

così in una lezione di armonia,
che trasforma il tuono in stella d'oro,
prende forma quell'antica sinfonia
le cui parole sono scrigno di un raro tesoro:

"non struggerti, amica, nell'anima vostra
nulla ci appartiene ed ogni cosa è nostra
non vivere di attese
hai già tutto, non servono pretese
ringrazia ognuno per l'insegnamento reso
e prosegui il tuo viaggio che all'infinito è teso."





Con franchezza



La Natura già lo sa
mette alla prova i cuori
vuol vedere chi resisterà.

Anche noi sappiamo in fondo...

Resiste chi lo vuole,
chi percepisce l'altro nel profondo
e non servono poi tante parole

o forse sì...

c'è bisogno di qualche parola d'amore
ad annullare la distanza
a dare vento a un fuoco che muore.

Il pragmatismo è solo un alibi
la verità è che gli ideali non sono mai facili
chi li cura può scalare le pareti più difficili.

Eppure...

basterebbe un poco di Poesia,
lei, che tutti i dubbi sa sciogliere via.




Interno Inverno






Nel tumulto del fervido assedio
la fantasia era un'arma invincibile
libera, tenera, incorruttibile.

La fortezza delle emozioni
in un volo mirabile
è resa espugnabile.

D'improvviso un freddo pungente,
sull'alta torre la coltre di neve
congela l'attesa nell'ora più greve.





Amore attende (...?)






Chissà cosa attende a questa soglia
della nostalgia nessuno ha voglia
così è passata la prima sera
di questa assurda attesa vera.

Eravamo spavaldi, ora costretti alla distanza
avevamo pensato 'non s'ha da fare questa partenza'...
ma la natura impone il suo veto all'abbondanza
di questa società che del bene ha sempre noncuranza.

Alla disciplina vogliamo un po' acconsentire,
il tempo lo possiamo anche fermare
ma l'Amore... è quello che fa soffrire
perché vicini tutto è più facile da affrontare
e lontani c'è il rischio di dimenticare

Si sa, vive bene chi si accontenta
e quindi nel ricordo ti terrò stretto
perché di una cosa, sì, son contenta
di aver vissuto cotanto affetto.






Brincelli




Nelle piccole cose ci trovi tutto:
i grandi progetti, 
il perdono non dato
l'amore desiderato, 
un ricordo dimenticato
e la gratitudine 
per tutto quello che hai vissuto.












La Natura è maestra morale
nella sua armonia hanno dimora ombra e luce
come elementi di una bellezza totale.
Comprendi che sta al tuo occhio
scegliere
di turbarsi per il buio
nelle persone, nel mondo
oppure sorprendersi
con intensità
per la componente illuminata
ineluttabile, sempre presente
e per lei
non arrendersi mai.







Orologio del cosmo



All'uscio del tempo tendiamo la mano
smarrita è la bussola della materia
il tocco proibito è lapalissiano
mai primavera sbocciò così seria.
Di certo la cura, la più potente,
è rendere sacra questa penuria
una verità sola, così disarmante
la calma ha per madre la più cieca furia.

Dal necessario al contingente
nulla tornerà come prima
si faccia spazio al di là della mente
lenta è la via, ma porta alla cima.







Discorsi a Gino



La solitudine impera
sotto un sole surreale
dentro un buio da galera
sento il dramma che è mondiale.

Ma poi guardo verso il basso
c'è uno spicchio di Natura
lui si gode la calura
la sua pace non fa chiasso.
Scruto questa vicinanza
è una guida alla pazienza
andare oltre l'immanenza.







13 gennaio





La tua assenza è un assedio,
cantava qualcuno.

Un assedio alla città dei ricordi
colma di rovine e di affetti in carestia
e fitta nebbia di speranza
di cessare la guerra con la malinconia.

S'alterna a periodi di tregua.
E alle frontiere di quella stasi
appare un'infinita distesa
di montagne turchesi.

Lì, in quelle soste d'artiglieria sospesa
ti sento più vicino nella resa.
Così al mio cuore sussurri dolcemente
di contrattare con la mente
per una pace duratura
al fin di riaccordare la vita
che, per sua natura,
ti ha sottratto all'umana partita.

Quasi quattro anni che non ci sei
e oggi erano i tuoi sessantasei.






Canto al sonno


Dal buio sonno è ormai trascorsa più di un'ora
ha raccolto dal profondo ciò che il cuore ancora ignora
al suo ricordo un tremolìo mi spezza il fiato 
sono sogni in cui ho perduto ciò che ho amato.

Lì vicende poco chiare
rendon gli incubi più neri
corro e tento di scappare
per quegl'incerti sentieri

Io ci penso...ci ripenso e non mi spiego
quanto spreco di energie sa fare l'ego
Non mi resta che accettare il mio tormento
comprensione giungerà quand'è il momento.

Così vivo la giornata fra due mondi 
lascio il sole che al crepuscolo sprofondi 
e a meditare nel silenzio mi incammino 
cullo la notte nel firmamento fino al mattino.