Accovacciata ai
piedi di un paesaggio estraneo
di cui non riconosco
colori e profumi,
mi chiedo quali
sentieri percorrere in una terra
i cui fiori furono
raccolti da altra mano?
Io che ho
abbandonato una montagna
dove non sono più
tornata,
una cima su cui cade
opaca nostalgia
che evoca
incomprensioni lontane
e solitudini
autunnali.
Mentre si ascendeva
in due, ricordo,
il vento ci portava
un senso di addio
sapevamo che non
avremmo tardato a dimenticare
quel cammino, per
tracciarne di nuovi.
E tu l'hai fatto,
con in spalla meravigliose illusioni
ed io… col passo
pesante di brame irraggiungibili.
Qual è la
prospettiva esatta da cui osservare
il versante con luce
nuova
che eluda la foschia
di mattini disattesi?
Tutto sembra già
esplorato, scoperto, raccontato.
Di questo viaggio
resta uno zaino consumato
e un paio di
scarponi senza lacci,
aspettano forse il
suo antico proprietario,
così stretti ad
indossarli
vogliono certo
rammentarmi
quanto sia poco
accogliente il posto altrui.
Il pensiero vola
alle valli inesplorate,
alle vie che non
appartengono a nessuno.
Sarà per questo che scelgo sempre
di avviarmi in direzione del mare.
di avviarmi in direzione del mare.