Versi in riva al Fiume
"Mi presento con coraggio, sono un fiore del mese di maggio. In questo spazio puoi trovare, se hai dolcezza nel tuo arrivare, riflessioni, silenzi e qualche rima dalla finestra della mia stanza. Mi è stata donata la presenza di un Fiume a pochi passi di distanza. A lui parlo e mi rivolgo, nella notte è il mio bisbiglio, nel suo scorrere posso cogliere sempre un saggio consiglio... sa affinare i desideri e rischiara i miei pensieri."
Indice
Mare e collera
Legno bruciato
Solitario legno
bruciato dal fulmine
resiste ancora audace.
È esso stesso saetta
dalla terra, eretto, svetta.
Fratello dei monti
vestito di arcaica bellezza
trova pace tra i venti.
l'ascolto rapace è attento
a catturare antichi racconti
e mostrarli a genti come noi,
piccoli pellegrini di sorta.
Ecco,
Con l'occhio sgranato
si accorge di noi.
Ode incerti passi umani
e scorge stupito
i nostri corpi fragili,
mai forti quanto lui.
L'incontro è fugace.
Ma l'esempio è grandioso.
Un animo saldo soltanto
può ambire a tanto coraggio
di rimanere Vivo
nelle tormente del tempo.
Lanterna
Alberi e uomini
i boschi cedui
sui clivi vermigli.
Foglie e rami nella terra
scavano,
diramano
molecole d'acqua nel fango.
Brividi e lividi
tra i tessuti ancora vivi.
Nelle forre o sui poggi scarni
la natura ha l'incedere lento,
scocca messaggi incompresi
come frecce nel vento.
Ci trafiggono mentre
smarriamo l'invisibile,
solcati da più incerti passi.
Tra le urla e le preghiere
la soglia del caos
sfiora la sera,
in lei si tuffa la notte
con un boato che è spavento
e poi il silenzio.
Ascolta.
In lontananza laggiù
sgorgano fonti,
guizzi di Clorofilla e Sangue,
evapora il brusio
e si fa volatile
sotto i colpi sordi delle accette.
Non come gli uomini,
gli alberi avviliscono.
Sradicano gli indugi
e rinascono in eterno.
Nella guerra della specie
sono figli dello stesso seme
e difformi si appartengono.
quando la foresta, destata
nel suo vestito bianco,
si erge a difesa del tempo
diffonde il suo profumo
tra i rossi fiori,
tra i superstiti.
Rogo
aspirazioni e brame
richiama il vento
che accresce indomito
l’immane vuoto
della storia violata.
La forbice e l'ago
Alba sui monti
Sorge protetta dai monti
una nuova occasione.
Vento e silenzio, miti,
parlano senza troppo rumore.
Questa valle profuma di eterno
e come lei
le migliori intenzioni.
Un'altra notte è passata.
Dove ci porta la vita
distratta, avversa
e fuori
è sabbia.
in queste notti di meteore
che tu
chiamavi futuro.
Occhio non vede
Luna
e il mio cuore duole, duole forte.
Ricorda visi sbiaditi amorevoli
che sognavano forte insieme
di camminare nei boschi
e leggere storie ai piedi degli alberi,
di dedicare la buonanotte più dolce
all'uscio dei sogni
cullati dalle onde del mare.
E torni in mente
come nuvole nel cielo
scolorano le domande col sole,
fioriscono risposte nella notte.
Andare
pavimenti e grida
è il vuoto.
Lontano
opachi sguardi
verificano le prove
e ancora stentano
a credere di
essere stati vivi
Altrove
senza soffrire
e d’intorno neve
lenta, finale,
amara tutto va a coprire.
in un eterno frammento
di lacrimosa coltre.
L’eternità che svapora,
un notturno grido,
prima che sciolga ancora.
dormire ora.
Ci sveglieremo altrove
insieme.
Avventura
L'unica cosa che conta
Teatri momentaneamente chiusi
Domande al tramonto
Meraviglia e pazienza
Isola
Stagioni
Curve d'acqua
Fine estate
Il giorno è ancora colmo
di vento e rapidi languori
Mani livide e scabre
stendono lacrime al sole
bucato fresco di memorie
biancheggia di silenzi e magoni
e oscillano i sentimenti
come barche sulla linea d'orizzonte
dell'Adriatico, ameno e verde
come i pascoli dei monti.
Tempi diVersi
Tempi diversi
per gli smarriti
lontano dalla darsena,
nascosti tra le luminescenze
degli artifici imbellettati
da copertine belle col vuoto dentro.
Sulle loro bici fiammanti
in corsa con gli anni migliori
non sanno di desiderare
validi maestri e civili ardori.
Animi adamantini
si scalfiscono con poco.
Rimbombano nei teatri
quegli assenti,
ma soltanto perché
è celata alle loro menti
l'antica arte della pace
che all'apparente grido tace,
poi si raccoglie in quei tormenti
e muta in coraggio audace
quando porta in strada
il canto di alti argomenti,
mentre si arma di risata
accende e infuoca
giovani, curiosi sentimenti.
Partenze
Alle quattro di notte
le partenze
raccontano siccità estive
mentre dentro il petto
una pioggia battente
dissesta i pendii dei nostri ricordi.
E nelle pause del tempo che muta
ricordiamo i viaggi in cui ci siamo amati.
Sognando di perderci ancora
tra colline di ulivi e nobili querceti.
Alba silenziosa
I luoghi che ci entrano nel cuore
riedificano passioni
e identità in continuo divenire.
Pazienti ne custodiamo la memoria
mentre stretti in un abbraccio
andiamo incontro agli eventi,
nonostante l'amarezza,
recuperando un sentire
che nutre ogni giorno
il desiderio di resistere
per non vedere la vita spegnersi.
Mattina
Lettere notturne
Leggero Librare II
Arrivederci
tessute negli anni con amore.
al viaggio dell'eroe
forse è solo un temporaneo arrivederci.
ci mostrò dura prova
Passeggiata di maggio
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Sorge protetta dai monti una nuova occasione. Vento e silenzio, miti, parlano senza troppo rumore. Questa valle profuma di eterno e come lei...
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